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apri versione stampabile documento aggiornato il 08/03/2016 16:54:51

PA E CONCORSI PER DISABILI: NO ALLE GRADUATORIE ON LINE. NUOVO INTERVENTO DEL GARANTE PRIVACY. VIETATA LA PUBBLICAZIONE DI DATI SANITARI DI CENTINANIA DI PERSONE.

 

La pubblicazione delle graduatorie di concorsi riservati ai disabili sui siti istituzionali di alcune Province e una Regione è stata dichiarata illecita dal Garante Privacy in quanto non conforme al Codice Privacy, che non consente la diffusione di informazioni sulla salute, tanto più on line;

I nominativi di centinaia  di persone disabili, spesso associati a data e luogo di nascita,  risultavano immediatamente visibili tramite l'inserimento delle  generalità nei più diffusi  motori di ricerca Inoltre nei documenti erano riportati  in chiaro anche informazioni ritenute eccedenti o non pertinenti (come il reddito, la percentuale di invalidità civile, il punteggio derivante dall'anzianità, il numero di familiari a carico).
 
Oltre al provvedimento di divieto, il Garante ha prescritto alle Province interessate e alla Regione di mettersi in regola per il futuro con la pubblicazione di atti e documenti on line. Gli enti dovranno attenersi alle disposizioni della normativa e delle Linee guida in materia di trasparenza emanate dall'Autorità,  adottando ogni cautela per evitare, in particolare, la diffusione di dati sanitari. L'Autorità, inoltre, si è riservata di valutare, con separato provvedimento, gli estremi per contestare alle P.a. la violazione amministrativa prevista per l'infrazione del Codice.
 
I casi attuali si aggiungono a numerosi episodi analoghi per i quali l'Autorità è dovuta intervenire a tutela della riservatezza vietando la pubblicazione dei dati sensibili. A settembre dello scorso anno, il presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, ha scritto al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Sergio Chiamparino, per richiamare l'attenzione della Conferenza sulla preoccupante prassi di pubblicare sui siti web degli enti pubblici atti e documenti contenenti dati personali estremamente delicati come quelli riferiti alla salute, in particolare alla disabilità.

Il Garante ha chiesto, infine, di valutare la possibilità di assumere specifiche iniziative affinché i trattamenti di dati effettuati da soggetti pubblici siano sempre rispettosi delle norme previste in materia di tutela della riservatezza.

FONTE GARANTE PRIVACY
 

 
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